Mario Pomilio cerca nell’anima il motivo per riannodare il filo che si è spezzato
La parola sventura non è certo nuova nel linguaggio di Alessandro Manzoni, si trova un po’ ovunque (anche nella forma della celebre monaca sventurata), ma ci sembra di udirla per la prima volta, afferma Mario Pomilio, quando la troviamo scritta in una lettera del 1834, dove Manzoni parla della scomparsa della prima moglie, Enrichetta Blondel, avvenuta pochi mesi prima, proprio nel giorno di Natale, e acconsente a lasciare intravedere qualcosa del suo intimo dolore: «Mi pareva che dal sentimento...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto