L’identità mai svelata per anni e il tugurio dell’orrore demolito
Stefano Bizzi
Era il 7 settembre del 2017. Faceva caldo. Molto caldo. Già da tre settimane i residenti via general Cascino sentivano un cattivo odore, ma nessuno aveva pensato che si potesse trattare del cadavere di un uomo. C’era chi credeva fosse un sacco della spazzatura dimenticato sul balcone da qualcuno andato in vacanza e chi sospettava si trattasse della carcassa abbandonata di qualche animale morto. La macabra realtà è venuta alla luce soltanto quando quel fetore tremendo è diventato...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto