I nostri campioni figli delle macerie
Londero c’era, a Padoin e De Marchi l’orcolat è stato tramandato
La fortissima scossa, le urla della gente che chiede aiuto, il salvataggio dei feriti. Poi il silenzio, la conta dei morti.
Sono, quelli legati al terremoto di 39 anni fa, momenti drammatici della storia friulana che i giovani non possono ricordare. Alcuni erano troppo piccoli, avevano appena una manciata d’anni quando il 6 maggio 1976 l’Orcolat torse le viscere del monte San Simeone seminando tutt’intorno morte e distruzione. Altri dovevano ancora vedere la luce. Per loro, le prime istantanee...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto