Non superò le sofferenze di Dachau
«Qui abitava Virginio Micheluz, nato nel 1905, arrestato il 22-11-1944, deportato a Flossenburg e Dachau, liberato, morto l’11 giugno 1945». È la pietra d’inciampo posta in corso Vittorio Emanuele II 49. Lo studente Riccardo Perotti scrive della tragedia di Virginio Angelo Edoardo Micheluz. Aveva ereditato dal padre una tabaccheria in corso Vittorio Emanuele. Micheluz, recatosi a denunciare il furto di un carico di sigarette, fu invece accusato di collaborare con i partigiani e venne arrestato il 23 novembre 1944 e...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto