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Chiese in Provincia di Udine - città di Prato Carnico: Chiesa di San Canciano Martire
Chiesa di San Canciano Martire
S. CANCIANO MARTIRE
Dettagli
Edificio orientato, leggermente rialzato di cinque gradini. Il sedime risulta da sbancamento del pendio del colle al quale si addossa la parete retrostante. L'edificio si qualifica per l'aula centrale cui si raccordano quattro corpi rettangolari aggettanti, il prospetto, le due ali e il profondo presbiterio a conclusione trilatera; in tal modo all'esterno si configura d'impianto cruciforme. All'unitarietà del complesso architettonico concorre l'uniformità della quota delle coperture e la cornice marcapiano, che dalla facciata corre lungo il perimetro -presbiterio escluso- al di sotto della quota d'imposta delle finestre termali. La facciata classicheggiante si prospetta modulata in un'ampia campitura centrale in sotto squadro sormontata da archeggiatura a tutto sesto, modanata, delimitata da due larghe paraste raccordate da una cornice marcapiano. Al di sopra l'edificio si conclude a timpano con oculo. Il portale in pietra modanata è decorato da un architrave sorretto da due mensole a voluta. Una zoccolatura in pietra carnica corre lungo il perimetro, escluso il presbiterio. Un ingresso secondario è a meridione. L'interno è modulato dal corpo centrale e dai tre corpi aggiunti. L'unità è data dalla cornice marcapiano a correre e da quattro arconi a tutto sesto corrispondenti alla controfacciata, ai bracci e all'ingresso del presbiterio. Le sei finestre di tipo termale sono poste su due livelli, quattro nell'aula al di sotto della cornice marcapiano e due all'interno dei bracci sopra il cornicione. Due porte secondarie si aprono lungo le pareti laterali nella porzione prossima al presbiterio. La decorazione parietale è a semplici campiture bicrome con motivi geometrici e cornicione in stucco. Il soffitto voltato a vela. Al presbiterio si accede tramite cinque gradini, è profondo e termina con parete leggermente arcuata ed è illuminato da due finestre termali. Il soffitto, su quattro arconi, è a calotta. All'ingresso, in controfacciata, bussola lignea e cantoria. Pavimentazione in lastre di pietra rettangolari di misure variabili e corsia centrale con lastre quadrate in marmo disposte a losanga. La torre campanaria è quella dell'originario edificio trecentesco. Situata più a valle, è dirimpetto alla chiesa oltre la strada principale.
Pianta
L'edificio si qualifica per l'aula centrale cui si raccordano quattro corpi rettangolari aggettanti, il prospetto, le due ali e il profondo presbiterio a conclusione trilatera; in tal modo all'esterno si configura d'impianto cruciforme.
Prospetto principale
La facciata classicheggiante si prospetta modulata in un'ampia campitura centrale in sotto squadro sormontata da archeggiatura a tutto sesto, modanata, delimitata da due larghe paraste raccordate da una cornice marcapiano. Al di sopra l'edificio si conclude a timpano con oculo. Il portale in pietra modanata è decorato da un architrave sorretto da due mensole a voluta. Una zoccolatura in pietra carnica corre lungo il perimetro, escluso il presbiterio.
Coperture
Il coperto è composto da una struttura in legno e da un manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in lastre di pietra rettangolari di misure variabili e corsia centrale con lastre quadrate in marmo disposte a losanga.
Impianto strutturale
Muratura mista portante, ciottoli e laterizio con inserti in calcestruzzo armato.
1316 - 1316 (fondazione intero bene)
Nel 1316 viene citata nei documenti la presenza di una piccola chiesa dedicata a San Canciano martire.
1430 - 1430 (costruzione intero bene)
Ricostruita nel 1430 circa la chiesa era di stile gotico con la volta dipinta.
1633 - 1633 (restauro intero bene)
Nel 1633 il vicario abbaziale ordinò di ristrutturare la chiesa pena la sua interdizione.
XVIII - XVIII (ampliamento cappelle laterali)
Nell'XVIII secolo vennero aggiunte due cappelle laterali dove vennero collocati cinque altari.
1700 - 1709 (ristrutturazione intero bene)
Il terremoto del 26 (28, 29) luglio 1700, infatti, danneggiò irreparabilmente la chiesa. Nel 1709 si decise di intervenire: venne atterrata la volta, la facciata venne messa in sicurezza con tiranti come anche il coro. La chiesa fu interamente ricostruita nel 1710.
1857 - 1860 (ristrutturazione intero bene)
La chiesa nel 1857 venne interdetta al culto per le sue precarie condizioni strutturali. Successivamente, negli anni 1857-60, l'edificio assunse l’aspetto attuale, su disegno di don Marino De Crignis di Monnaio, in seguito modificato dall’architetto Girolamo D'Aronco di Gemona. Fu consacrata nel 1868.
1980 post - 1980 post (restauro intero bene)
A seguito dei danni per il terremoto del 1976 la chiesa è stata risanata e consolidata con interventi un notevole intervento sulle fondazioni e riparate le murature lesionate con un intervento di scuci-cuci, e fu irrigidita la copertura.
2013 - 2013 (impianti intero bene)
La parrocchia attualmente (2013) sta adeguando gli impianti.